Ogni tanto mi capita di parlare con persone che cercano “l’investimento sicuro”. Magari un ETF che non scende mai. O un conto deposito che batta l’inflazione. O qualche combinazione magica che dia rendimenti a doppia cifra senza rischio. Spoiler: non esiste.
Il punto è che il rischio non è un difetto da eliminare. È una componente fondamentale di ogni decisione finanziaria, anzi, di ogni scelta che ha a che fare con il futuro.
Quando investiamo, il rischio non è solo la possibilità che qualcosa vada storto. È anche ciò che rende possibile ottenere un rendimento. Senza rischio, non ci sarebbe nemmeno il guadagno. Un portafoglio senza rischio è un portafoglio fermo. E un portafoglio fermo, nel tempo, perde potere d’acquisto. Magari lentamente, ma inesorabilmente.
E allora tanto vale cambiare prospettiva: il rischio non va solo gestito. Va anche accettato.
Questa è una delle cose più difficili da far passare, soprattutto in un mondo dove ci viene promesso il controllo su tutto: possiamo tracciare le spese al centesimo, simulare scenari su Excel, mettere alert ovunque. Ma il futuroè incerto. E ogni scelta fatta oggi porta con sé delle possibilità — alcune positive, altre meno. Non c’è pianificazione senza rischio. Non c’è investimento senza rischio.
Per questo, quando si costruisce un piano finanziario, il tema non è “eliminare il rischio”, ma scegliere quali rischi prendere, in che misura, e per quali obiettivi. Prendere rischi inutili è da incoscienti. Non prenderne mai è da ingenui.
Chi ha costruito un patrimonio, piccolo o grande, lo ha fatto assumendosi dei rischi. Con consapevolezza, magari in modo graduale, ma senza farsi bloccare. E lo stesso vale per chi lavora per la propria libertà finanziaria: prima o poi deve smettere di cercare sicurezze assolute e iniziare a fare scelte.
La cosa bella è che il rischio non è sempre nemico. A volte è il tuo alleato. Senza rischio, nessuno avrebbe mai investito in un’azienda nuova. Nessuno avrebbe mai lasciato un lavoro sicuro per un progetto proprio. Nessuno avrebbe mai acquistato una casa, avuto figli, cambiato paese. Tutte scelte rischiose. Ma anche piene di significato.
Quindi il rischio non va evitato. Va compreso, rispettato e integrato nel proprio piano.
In fin dei conti, investire bene non significa evitare ogni oscillazione. Significa convivere con il rischio, senza farsene dominare. Significa avere il coraggio di scegliere, ogni giorno, nonostante l’incertezza. E fidarsi del percorso, con la consapevolezza che ogni piano ha bisogno di tempo, pazienza… e una sana dose di rischio.