Il mito dell'investimento perfetto
12/08/2025
Tempo di lettura 5 min
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Molti investitori rimandano l’inizio del loro percorso perché stanno ancora cercando “l’occasione giusta”. Vogliono il momento perfetto per entrare sui mercati, il prodotto con il miglior rapporto rischio/rendimento, o la strategia infallibile che garantisca rendimenti elevati senza oscillazioni di prezzo.
La verità è che questa ricerca può durare anni, e mentre si aspetta, il tempo – l’alleato più potente di un investitore – scivola via silenziosamente.
In teoria, chiunque vorrebbe investire quando i mercati sono ai minimi e vendere quando sono ai massimi. Ma c’è un piccolo problema: non esiste un modo affidabile per prevedere questi momenti con costanza. Gli stessi gestori professionisti, con squadre di analisti e strumenti sofisticati, raramente riescono a battere il mercato.
Pensare di poter “azzeccare” il momento giusto significa inseguire un’illusione. È come voler attraversare l’oceano solo quando il mare sarà completamente calmo: non partirai mai, o lo farai troppo tardi.
Il risultato? Restare troppo a lungo in liquidità, vedendo il potere d’acquisto erodersi per colpa dell’inflazione e rinunciando ai frutti dell’interesse composto.
L’inazione nell’investimento non significa solo non mettere da parte denaro, ma spesso si traduce nell’attesa di “fare la mossa giusta” prima di iniziare a investire. Anche se stai accumulando liquidità, il ritardo nell’investire può rappresentare una perdita di opportunità significativa nel lungo periodo.
Questo perché il capitale non investito non cresce, e rinunciare alla crescita composta nel tempo può ridurre notevolmente il patrimonio finale. In altre parole, ogni anno in cui il denaro resta fermo limita la potenza degli interessi composti, che sono il vero motore della crescita negli investimenti a lungo termine.
Va però sottolineato che la differenza concreta dipende da molti fattori: il rendimento del portafoglio, il rendimento (se presente) della liquidità in attesa, l’orizzonte temporale, l’importo investito e la frequenza dei versamenti. In alcuni casi la differenza può essere limitata, in altri più marcata.
Agire non significa buttarsi senza ragionare: significa far lavorare il capitale non appena le condizioni di base lo permettono, con un orizzonte temporale chiaro, un livello di rischio adatto, e liquidità di sicurezza.
L’idea non è “investire comunque”, ma evitare che la ricerca dell’investimento perfetto faccia perdere anni di rendimento. Un piano di investimento non deve essere immobile: può essere rivisto e migliorato nel tempo, ma deve partire.
Molti preferiscono entrare gradualmente, investendo una somma in più tranche (PAC o DCA), perché riduce l’ansia di sbagliare il momento.
È una scelta psicologicamente rassicurante e utile per chi teme l’oscillazione iniziale.
Tuttavia, la ricerca accademica mostra che nella maggior parte dei casi storici investire subito l’intera somma (PIC – lump sum) porta a risultati mediamente migliori. Questo perché i mercati, nel lungo periodo, tendono a salire.
Il problema è che il rendimento “potenziale” del PIC deve fare i conti con la capacità dell’investitore di reggere eventuali ribassi immediati.
Per questo, la scelta tra PIC e piano graduale va fatta valutando non solo i dati, ma anche la componente emotiva e il profilo dell’investitore.
Rimandare dà l’illusione di proteggersi dagli errori. In realtà, è spesso un modo per non affrontare l’incertezza.
Frasi come:
“Aspetto che i mercati scendano.”
“Voglio capire meglio prima di investire.”
“Forse non è il momento giusto.”
sono frequenti, ma quasi sempre nascondono una paura di fondo. E il paradosso è che anche quando arriva “il momento giusto”, spesso non si agisce per timore che non sia davvero tale.
Il portafoglio perfetto non esiste, e nemmeno il momento perfetto. Esistono però piani di investimento solidi, costruiti su obiettivi chiari, e la disciplina di seguirli.
Ogni mese speso a pianificare senza agire è un mese perso di crescita e di opportunità.
In finanza, la perfezione è un’illusione. Il tempo, invece, è reale. E scorre, che tu investa o meno.